Il tram traccia la stramba riga
delle mie giornate metropolitane
che da una pietra antica
mi portano a un legno bruciato.
L'andare è sempre incerto
ma pure di una cara leggerezza,
che a pezzi ci fa venire fuori
ora con l'anima di ghiaccio
ora con un pensiero di pescatore.
La città ha ovunque la sua incredibile forza:
centrali elettriche,
globi telefonici,
torri di guardia gigantesche,
castelli di ferro,
depositi di petrolio...
Il paradiso si regge su mille inferni sotterrati,
e le case son calde
tra il frullare di migliaia di alveari umani...
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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