accetto di tutto
dopo che me ne sono uscito da una bottiglia di whisky jack daniel,
in piazza tenente sheridan,
un freddo della miseria, fritto,
bollito nel brodo micidiale di milano,
a pedinare quella traccia di sogno svaghita
che una volta fischiava e urlava nella bufera,
scarpe rotte nella neve
eppure bisognava andare,
alla statale come allo scalo farini
con Cristo mai trovato in chiesa
ma sempre in giro con i più derelitti
sempre zigzagando come fanno di solito tutti gli stonati
se non si afferrano forte ai loro stessi fumi di follia,
verso la periferia,
con le ginocchia gelate e la mappa ben stampata in testa,
a inseguire un fiocco di neve
che non finisce mai di cadere fin dal giorno in cui sono nato,
chissà fin dove lo porterà il vento.
le strade annodate e ben strette intorno alla mia fronte,
il cuore illuminato
e le dita tutte nere di notte fonda,
fumandomi la mia stessa anima
come un mozzicone appena raccolto per la via,
alla vana ricerca di un fantasma di cui ho il vago sospetto
che possa perfino essere io stesso.
la città mi confonde, il film che vedo più che mai.
tutto è possibile, anche l'amore,
ma perchè sul ring vince sempre il mostro?
sudo e ho freddo, ho freddo e sudo,
che sarà mai?
l'inconscio è fuori dal mio controllo,
l'io è già un pezzo che se l'è data a gambe,
il gran vigliacco.
chi manderò avanti ora?
non mi rimane che l'istinto,
quel vecchio matto.
aria di ghiaccio e gelo di montagna
milano è ai piedi di millenni di neve ammassata.
non ho paura di farmi vedere
e il mio cuore mi corre davanti come un gatto selvaggio,
tenebre, misteri e violenze di ogni genere.
vado avanti allo sbaraglio senza pensare minimamente di fermarmi.
nessuno mi segue
e quello a cui dò la caccia
mi sa tanto che è il mio stesso misero nulla.
mi sto scordando quasi tutto
e questo è un ottimo indizio,
tutto può ricominciare di nuovo da capo.
il freddo aumenta
e la notte si fa sempre più forte.
son molto lontano da casa
e dietro mi hanno distrutto tutti i ponti.
non mi resta altro da fare che andare avanti.
l'indagine del cane continua.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
http://www.libriacquaviva.org/
http://www.books.google.com/
(foto: autoritratto nel mio bunker di libri
fatto nel dicembre 2011)
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