sono di nuovo ai confini
i nuovi persiani, elleni,
che vi vogliono rapinare della terra
e della libertà.
vogliono con i nuovi eserciti di latta
dei loro denari
invadervi
e demolire una volta per sempre
le antiche gloriose mura di Atene,
è dappertutto che vogliono spingere
i loro feroci arieti di carta
e distruggere i sacri boschi
del vecchio indomito demone di Socrate.
non sanno i beceri
che a voi vi fa guardia il divo Apollo,
con il suo carro di fuoco,
e i sacrileghi profanatori
della prima patria dell'arte e della filosofia
d'Occidente
li porterà d'un lampo a rovina
quando vorrà lui
e con il suo tempo,
perchè è vero che i mulini del dio
macinano lentamente
ma macinano sempre.
elleni...
antichi padri
di tutte le variopinte genti d'occidente,
e pure della italica mia,
ma di questi tempi barbari
non si pensa più a chi siano i padri
nè quindi si porta loro il giusto rispetto
e l'amore che si meritano...
e manco così il dolore
per il loro muto disperare...
G. D'AMBROSIO ANGELILLO
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