regala Libri Acquaviva

regala Libri Acquaviva
CHARLES BUKOWSKI, Tubinga, MARC CHAGALL, Milano, ALDA MERINI, Grecia, Utopia, ROMANZI, Acquaviva delle Fonti, RACCONTI CONTADINI, America, POESIE, ERNST BLOCH, Sogni, Gatti Pazzi, Spinoza, FEDOR DOSTOEVSKIJ, ITALIA, New York, FEDERICO FELLINI, Poesie di Natale

sabato 8 ottobre 2016

IL RE DELLE CHIACCHIERE favola contadina di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo

Soldato Rock
IL RE DELLE CHIACCHIERE

   Una volta vennero a incontrarsi a un incrocio di 4 vie di campagna 3 tipi davvero forti a chiacchiere, così forti che decisero di fare una gara tra di loro per vedere chi la sparava più grossa. Chi vinceva avrebbe avuto una moneta d'oro da ciascuno degli altri 2 carichi a chiacchiere.
   Cominciò il primo, un tipo mingherlino e alto, con un fazzoletto verde al collo e un paio di scarpe color violetta di prato:
    "Io sono proprietario di una intera colonna di fumo. Quando gli altri si mettono a dormire, io mi metto a ventilare fumo nelle 4 direzioni, tanto che viene fuori una intera bufera di ciance, così terribile e convincente che una intera carovana di cow-boys alla conquista del far-west si mette a volare per aria, a sparare mortaretti e trick e track che al mattino quando tutti si svegliano hanno la testa così rintronata che vanno alla prima bottega di caramelle se ne comprano una, se la mangiano e sono felici per il resto dell'anno. Poi gli taglio una fetta di fumo a ognuno e me la faccio pagare 1 lira, con la carovana dei cow-boys alla conquista del far-west dentro pure! Siete voi capaci di fare altrettanto? Credo proprio di no! Quindi tirate fuori una moneta d'oro a crapa e non se ne parli più!"
   "Vai piano, vai piano, tipo. Sei forte ma non abbastanza per me", disse allora il secondo tipo, un uomo così grosso che ci volevano due cappottoni per coprirlo per intero, e 4 paia di scarpe per calzare i suoi grossi piedi di papera gigante. "Io invece sono proprietario di un pesce parlante di origine cinese, l'ho rubato a un circo e gli ho insegnato a fare la massaia di casa, mi cucina patate funghi e carne quando ne ho voglia, mette a posto la casa di tutti coloro che vengono ad ascoltarmi, poi li mette tutti in un mazzo, e va a cambiare le piastrelle della loro cucina, poi gli cucina a tutti un bel piatto di spaghetti al pomodoro, gli versa un bel bicchiere di vino nero, e gli serve pure una fetta di torta al cioccolato buonissima. In Cina ha imparato pure a recitare poesie, in stretto cinese mandarino, poi si mette a suonare il violino e tutti i gonzi son serviti proprio di tutto. Se ne vanno a casa loro e son felici per 10 anni di seguito, nessun giorno escluso. Poi il pesce parlante cinese fa un altro pesce parlante cinese dietro l'altro e li vendo a ognuno per 10 lire a tutti loro, così sono più contenti ancora. Più di me voi di certo non siete capaci di fare. Quindi tirate fuori una moneta d'oro a crapa e non ne parliamo più!"
    "Ehi, ehi,ehi, vacci piano che ci sono anch'io!", disse il terzo tipo, né grosso né piccolo così non dava nell'occhio proprio a nessuno, con una giacca normale una camicia normale e una faccia più normale ancora che più normale non si poteva proprio fare. "Io invece sono proprietario di un gallo venuto fuori da un uovo di gallina preistorica, e diventato così grande che io lo cavalco proprio come un antico dinosauro volante. E' un gallo così grande che si può pure caricare in groppa il mondo intero e non fare la minima smorfia. Quando fa i suoi bisogni fonda intere città, quando sputa un semino di chicco d'uva forma intere colline alte un chilometro di vigneti su vigneti, quando sputa un nocciolo d'oliva forma vallate su vallate di uliveti e uliveti che si perdono alla vista dell'occhio, quando sputa un seme di zucca forma una intera nazione di piantagioni su piantagioni di zucche e zucchine e zucconi così grossi che non si possono vedere tutti nemmeno a mettersi a volare a 10 chilometri d'altezza. Una volta là in mezzo  venne fuori una zucca così gigantesca che io la spaccai con coltellone che avevo voglia di una bella frittatina di zucca gigante, ma era così grossa che mi buttai dentro come in un oceano, ma nel tuffo persi una moneta d'oro, ma nel fondo dell'oceano c'erano 2 tipi, uno grosso e uno mingherlino. "Ehi, bella gente, cari compari, avete visto per caso la mia moneta d'oro" "Ma tu non capisci niente! Sei poco capace! Noi ce ne stiamo qui che corriamo dietro a una carovana di cow-boys che se ne vanno alla conquista del far-west e a un pesce parlante cinese che scopa la cucina a tutti i fessi del circondario! Vattene pure per la tua strada!" E io allora mi son fatto dare da loro due, una moneta d'oro a crapa, altrimenti non se ne uscivano mai più dalla mia zucca grossa e infinita come tutte le chiacchiere del mondo. Poi il mio coltellone che ho usato per tagliare la zucca l'ho regalato a ognuno che mi ha ascoltato, buono sia per tagliare il pane che per diventare un losco assassino! Ne sono rimasti tutti contentissimi per almeno 100 anni di seguito, poi ognuno ha lasciato perdere le sue tracce! " 
   E così il grassone e il mingherlino gli diedero una moneta d'oro a crapa al tipo normale che più normale non è possibile incontrare a questo mondo e gli dissero:
   "Va bene, va bene. Hai vinto tu. Ecco le nostre monete d'oro. Diventa almeno tu ricco di nulla che davvero sei il più forte e carico a chiacchiere, pensiamo proprio del mondo intero!"
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
    

Nessun commento: