martedì 11 ottobre 2016
a ogni sera e a ogni mattina
il tuo corno si lancia nell'aria
a soffiare una fame d'amore mai doma,
una saetta di luce che poi cade in dissolvenza.
allora io mi rassegno e vado a letto,
nel quadrato di guerra del mio sonno,
dove cercando nel marasma dei sogni
ritrovo un pedone felice
di questa mia strana devozione di meraviglia.
mi ricordo, e tirando piano il filo di lana della memoria
racconto degli angeli,
delle carezze di mia madre,
di questo piano di battaglia d'amore
votata alla sconfitta.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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