GLI ACROBATI DELLE NOTIZIE DI TELEGIORNALE

"Ma quante notizie che do! Ma tante tante tante! Ma che le dico a fare? Tanto nessuno è bono a fà niente! Che me danno a fà l'anima mea? Sò tutti farlocchi, tarocchi, bastemache molli! Io dò notizie e loro magnano, è tutta roba bona per loro che ci hanno lo palato così fino! Maccheroni, lasagne, gnocchetti sopraffini! Se magnano tutto, pure la friucassea fatta con l'alluminio arruggenito! Notizie, notizie, notizie. Vogliono sempre essere addottorati, acculturati, informati di tutto. Ma che che se ne fanno poi? Non capiscono niente, non possono far niente, e poi il giorno dopo già se son scordati di tutto!", disse l'acrobato notiziarolo all'amico suo notiziante forte pura lui.
"E vuoi mettere? Non c'è più religione! Non c'è più filosofia! Non c'è più cultura bona manco a pagarla con la biotta falsa! E così se magneno le notizie fresche, non si pagano, son di giornata, nessuno si lamenta, ci hanno sempre qualcosa da mettere sotto i denti! Son contenti tutti! Lo lupo con l'agnelli sua. Lo bove con le corna affilate sua. E campiamo pure noi, il che non guasta mica, dovrai convenire, che facciamo gli acrobati notiziaroli a tutti li canali delle televisioni nazionali, di quelle che ce credono e pure di quelle che son scettiche avanzate. Copriamo tutto il cielo e facciamo lo tempo bono e pure se ce vole lo temporale...", disse il suo amico notiziante.
   E poiché avevano perso un bel po' di tempo ricominciarono con lena a saltare e a zombare felici che le ultime notizie erano assai forti e nessuno aveva ancora suonate le campane a nessun telegiornale in corso d'onda...
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO