La Terra.
Eppure è bellissima vista dallo spazio.
Un pianeta azzurro,
un posto fatato visto da lontano,
un'Utopia.
Ma i tempi qua dentro
stanno diventando tetri,
spaventevoli,
con masse sterminate di uomini
destinate alla povertà.
I ragazzi con l'anima vuota fin dal mattino,
gli amori degenerati
a scambi di favori
e a mercimoni.
Le speranze ridotte a idiozie complete,
gli umili a elemosinare vita
agli sportelli bancari,
sempre più muti e sordi
un pò per tutti.
La fede a recitare
oscure e fredde sorpassate giaculatorie.
Ognuno perfettamente solo
davanti alla sterminata allucinante logorrea
della televisione.
La scuola in precipitazione libera
nell'abisso della totale abiura
della sacra sapienza dei padri.
Sta per ritornare l'ora, forse per fortuna,
di renderci conto di come siamo diventati
così poveri,
l'orrenda estrema povertà dell'anima
si sta traducendo in una povertà materiale,
come è giusto che sia.
Stanno per fallire gli stati
perchè già da tempo sono falliti i cuori.
E' tempo di ritornare a dare il giusto valore
alla briciola di pane e alla lenticchia,
come fanno i passeri
come fanno i vecchi contadini.
La luce del sole è un miracolo
e la notte pure,
eppure già stanno per essere fondate
le multinazionali attrezzate per la loro vendita al dettaglio, della luce del sole e della notte
a un pezzetto a dollaro.
Forse sta venendo il tempo
di vomitare fuori dalla nostra pancia
tutto il denaro e tutto l'oro.
Forse è tempo di ripudiare il denaro
fin dalle radici del nostro fare e pensare.
Forse sta venendo il tempo
per gli uomini
di non chiedere più nulla
a questa Terra di Sogni
perchè già ha dato loro
la cosa più preziosa che possa esistere:
la vita
e la sua incredibile avventura.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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