sabato 30 maggio 2015
IL PROFETA SILENZIOSO
in un palazzone di periferia
un sogno si forma
e ti mette benzina nel tuo motore ormai
sul punto di fusarsi,
visioni di Terra Santa
si librano nell'aria, e ti fanno nuova la primavera,
la piazza di maggio già piena di canzoni,
sorrisi, bellezze, sospiri, elemosine, dispiaceri,
come gatti scacciati dal castello vicino,
che corrono attorno alle balle di paglia
e la mela verde grossa come una mongolfiera,
che m'importa di raccontar menzogne?
son qui certe volte
come in un cimitero di anime morte,
i giorni e le notti che volano
trincando temporali ghiacciati
per la modica cifra
di un giornale venduto al padrone.
il vino scorre, la birra pure
le pizze se ne cadono nel piatto
come cappelli di ragazzi straniti.
pensate, signori, che di qui passano pure
tutti gli assassini, i gran ladroni al completo,
con i portafogli pieni di telefoni e prostitute,
John che dici? hai perso il Vangelo?
no, me l'ha rubato un ragazzino triste...
cerca, cerca, forse si trova sotto una colonna...
che fai? dubiti di te stesso?...
canta la piazza comunque nell'aria pazza di maggio,
chissà chi è là dietro la finestra del Comune,
un gatto scappa via in cantina,
a Milano c'è un profeta santo
che predica in silenzio.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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