venerdì 22 maggio 2015
DUBBI, NEMICI E FOSCHE PARANOIE
che mai te ne fai
di tutta quella massa infinita di dubbi?
ogni mattina ognuno
parte a far la guerra a qualcuno
che ancora forse manco sa che esiste,
il quartiere è così grosso,
qualcuno certamente si troverà
da mandare a fuoco,
tirargli una palla di pietra sul piede,
sferzarlo in faccia con un'occhiata omicida
senza tentennamenti.
andiamo in fretta,
di conigli è piena la città
che correranno via
appena vedono la nostra sigaretta accesa
penderci dalle labbra alla maniera dei gangster.
un nemico ci vuole
altrimenti come faremmo mai a vivere?
anche una moglie va bene,
un figlio, un padre,
un cane, un gatto,
un cestino, una palla,
una strada sospetta.
un barattolo che non brilla sotto il sole.
io al mio tavolo di lavoro ho una lucina fioca,
e me ne sto quasi sempre in silenzio,
ma se mi vedo riflesso al vetro della finestra
me ne vado in paranoia,
mando segnali di fumo
ai miei amici indiani che mi vengano ad aiutare,
alzo la bandiera nera dei pirati
per chiamarli e andare all'arrembaggio
di quel figuro così strampalato e meschino
che mi fa così tanta paura.
vado a telefonare a qualche mio fido alleato
che mi porti almeno una pasta alla crema
e un caffè,
e così almeno un po' più in forze e rinfrancato
riesco a cambiare la lucina del tavolo
e qualche linea di febbre alla mia schizofrenia
mi va finalmente giù.
magari riesco pure a capire che quel nemico
così brutto e petulante sono io stesso
che mi credo il mio stesso fratello.
maledetti dubbi farabutti,
mi stanno proprio rovinando la vita.
fossi almeno più certo sui veri nemici
che mi fanno la guerra.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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