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martedì 12 maggio 2015



RITRATTO ESTEMPORANEO SU SGABELLINO

consideratemi pure a vostro piacimento,
buffone, nullità, coglione.
sono a vostra disposizione,
seduto a questo sgabellino da 4 copechi
davanti al marasma che voi stessi siete.
siete senza pietà, lo so,
solo come mosche bianche arrivano coloro
che vedono la mia tenda di sogni
montata in piena piazza Duomo,
dovrebbe venire a breve il presidente della repubblica di Utopia
a farmi visita ufficiale
ma voi non potete saperlo e quindi continuate pure a farvi tranquillamente beffe di me.
siete così affascinanti quando fate gli indiani d'america
sotto i portici dei rebecchini,
i finti tonti,
i finti leoni,
i finti bassorilievi ambulanti 
di leoni guerrieri dell'assiria babilonia.
in piene sabbie mobili mantenete un perfetto equilibrio
di autoaffondamento,
nel buio pesto dell'anima tenete un perfetto atteggiamento
di provetti palombari,
nell'abisso nuotate come giganteschi calamari coloratissimi,
io intanto rido di me stesso che continuo a considerarvi
come grandi giornalisti televisivi,
rinomate firme di famose testate,
critici osannati dalle più quotate accademie letterarie.
ma la verità è che siete cornacchie come tante,
vi piace  la lucertola morta
il pesce crudo
e nemmeno la lisca la disprezzate eccessivamente.
topi travestiti da tori che fanno sempre un gran figurone
all'happy auar del centro dislocato verso le corriere,
dove anche Dio certe volte va a tirare i suoi dadi astrusi.
io comunque dopotutto non sono altro che un sognatore fasullo
che fluttua nell'aria spolpando un vecchio osso
avanzato a un cane.
mi son messo in testa di essere vivo
e proprio per questo ci tengo molto a essere libero,
voi fate pure come vi pare
con i vostri piatti pieni di leccornie da 4 lirette,
con il vostro gran potere fatto di nulla,
e lasciatemi pure perdere a me e ai miei libri.
se non li volete voi
ora passa un'anima buona del sezuan
che si comprerà con piacere qualche mio libricciattolo
e sarà contento,
come me 
e come voi.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

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