martedì 12 maggio 2015
ALLA TUA SALUTE, ARTE MIA
alla tua salute, arte,
se hai ancora la forza di salvare il paese mio
dalle travolgenti apparenze
che ci mandano in rotta di collisione
con il mondo intero.
queste luminose primavere
che ci elevano in gloriose altitudine di nude speranze,
questi maledetti fili spinati
che finalmente riusciamo a vedere
da quassù parecchio in alto,
io forse son vero forse son falso
forse sogno forse son sveglio,
ma che mi importa?
credo in te, arte mia,
e ancora mi salvi la vita.
volando come una quaglia sui tetti della città mia,
come un passero gigante irreale,
come un incubo senza tovaglia sul tavolo della cucina,
che mai sarà di me?
che mai ne è stato?
e chi lo sa?
ma ancora son qui, arte mia,
che brindo alla tua salute e alla mia
e a quella del paese mio squinternato,
proprio come voglio io che sia.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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