giovedì 7 maggio 2015
LA MIA NAVE MORTA
Vado solo per tutto il giorno
con i miei libri per la notte.
Vado come un marinaio
sopra una nave morta
per tutta questa città pericolosa.
Non ho mai passeggeri a bordo,
sono un capitano pirata
che è capace da solo
di governare la sua bagnarola
tra scogli e correnti del golfo.
Le macchine strombazzano
e i tram sferragliano,
ma io vado tranquillo sul mio grosso scafo d'altura.
Non ho rotta,
non ho porti,
e davvero non mi importa di arrivare da nessuna parte.
Sono solo io, la mia nave di nome Utopia
e tutti i miei sogni.
Dove vado
gli altri lo interpretano come una follia perfetta.
A me mi prendono per un angelo nero,
un demonio,
un balordo senza costrutto.
Ma in silenzio vado in piazza
e lì ormeggio finalmente la mia nave morta,
in mare aperto
in piena libertà.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento