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venerdì 18 luglio 2014




D'AMBROSIO, L'OUTSIDER ITALIANO

Ecco di nuovo le allegrie umaniste, anarchiche, metropolitane, nell'ordinaria condizione milanese che ispirano con estro inventivo pirotecnico la scrittura di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo. Racconti che possiamo definire pure comici, e di questi tempi è un valore aggiunto, e mai ovvi, ed è un valore plus pure questo. Racconti anche tristi e molto poetici, sinceri e fortemente umoristici, con massicce dosi di autoironia inaspettata. Spietato realismo a volte non privo di una certa sceneggiatura triviale e politicamente scorretta.
    Ma dopotutto D'Ambrosio segue la strada della minuta quotidianità cattiva del giorno d'oggi, con una ricerca sulla lingua che solo a una superficiale ricognizione può apparire sciattaggine, ricerca che non conosce ristrettezze nè astuti accorgimenti. A tratti ci ricorda Bukowski, a tratti invece molto sottilmente Bulgakov, ma la sua italianità è del tutto fuori discussione.
    Si sorride ma con pena, talvolta con dolore. Il crudo teatro della vita reale ha qui rappresentazioni ai confini del migliore verismo. Un verismo grottesco che spinge sull'accelleratore della narrativa italiana più spericolata. E non serva qui fare altri nomi, perchè potrebbero pure offendersi tanto il Nostro è genuino outsider, perchè D'Ambrosio fa scuola a sè, impara da se stesso e insegna pure solo a sè medesimo. E' un'esperienza strana per il lettore comune italiano, perché oltre la vissuta malinconia c'è pure un incredibile divertimento.
    Scopriamo che gli italiani sanno anche ridere dei loro limiti, non solo lamentarsene all'infinito, e ridere anche delle loro superbie fuori luogo, non solo gonfiarsene fino alla protervia. Boccaccio forse è l'antenato vicino lontano del D'Ambrosio. Ma da qualche parte fa pure capolino la sua amata Alda Merini.
    Buona Fortuna, D'Ambrosio!
    Speriamo che ti traducano presto gli americani, o i francesi e i tedeschi. Qui in Italia non c'è trippa per i gattoni malandrini metropolitani come te.

                                                                                           Augusta Riva,
                                                             lettrice indipendente


i racconti di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
sono per la maggior parte su www.books.google.com


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