IN NEPAL
sempre con la borsa di cuio nepalese cammino
e la pioggia che sferza piange sul lago di Pokhara
i fanciulli sorridono sull'elemosina di poche foglie
il loro giorno sulla via sdrucita non ricorda dolci soglie
i padri del disamore li abbandonano
sulla polvere di questa citta silente nella notte dei randagi
e i monsoni nella sera li bagnano
fino alla radice delle lacrime
come rifiuti nell'argento dei mille negozi
i loro occhi hanno le oscure suppliche
di un infelice
amore
ROBERTO LONGHI
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