UNA
STRANA VOCAZIONE
Me ne stavo a casa a cucinare ed era
un’osteria dove davo da mangiare a tutti. Facevo delle cotolette con cosce di
pollo e poi ci mettevo delle frittate di uova molto buone sopra.
Davo porzioni a tutti e nessuno naturalmente
mi pagava, nemmeno per le uova figuriamoci per il pollo. Ci mettevo tutti i
miei soldi e continuavo sempre a fare queste cosce di pollo fatte con la
frittata sopra.
Poi viene mia sorella, dopo aver mangiato
anche lei la sua porzione di pollo fritto, e mi chiede:
“Ma chi paga tutto qui?”
“Io”, rispondo.
“Ma perché lo fai?”
“È l’unica cosa che so fare nella mia vita:
dar da mangiare a tutti coloro che incontro. E tutti incassano, nessuno
escluso, e poi vanno via, spariscono e non si fanno più vedere”.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
da "KAFKA" storielle minime, Acquaviva 2014
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