martedì 8 luglio 2014
LA PARTITA DI PALLONE
LA PARTITA DI PALLONE
C'era una partita di pallone in corso sul convitto di Acquaviva. C'era in squadra con me Peppino Amatulli, Tonino Napoletano, Antonio Mastrorocco, Battista Tria, Mimmo Cosmo, l'avvocato, Michele Battiato, ecc. ecc. Giocavamo 50 contro 50. Un casino unico. Gol, cazzotti e urla a bizzeffe,
Non si sapeva assolutamente chi vinceva e chi perdeva. Già era tanto che sapevamo che ce ne stavamo lì a correre avanti e indietro.
C'erano due buffoni con due grosse maschere che ridevano. Anche loro se ne fregavano chi vinceva e chi perdeva. Ragazze non ne avevamo. Ci fregavamo di tutto e di tutti a quel tempo.
Dicevamo sempre: "Decadance!"
Decaduti già, prima ancora di cominciare ma per giocare giocavamo. Eccome se giocavamo. Se facevamo gol gridavamo felici: "GOL! GOL! GOL!". Non si sapeva chi giocava insieme a noi, non si sapeva chi giocava contro. C'era solo il pallone e tutti che si correva dietro. Calci, urla, bestemmie, grida di gioia. Si giocava e l'allegria era tutta lì. Anche se continuavamo lo stesso a non sapere mai se vincevamo o perdevamo.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
da "LA PALLA E' TONDA" racconti, Acquaviva 2014
on www.books.google.com
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