HELLO,
BOYS
(Sulle partite di calcio degli Stati Uniti)
La libertà è la vera luminosità della vita. Ma
per stare sempre in corsa bisogna sapere bene che andare in gol è una necessità.
Il bel gioco è roba di esteti che pensano sempre a chiedere “Piove?”, oppure “E’
ben zuccherato il caffè nel pallone?”
L’America invece è convinta che bisogna
correre a tutta birra anche durante l’intervallo. E che pensare alla pensione è
roba da vecchi non di giovani perennemente allo sbaraglio, come me per esempio.
Io per esempio ho sempre amato l’America e
il Far West mi sembra davvero la più bella invenzione del mondo. Da mettere
davvero per noi europei sulla sommità del monte Olimpo. Io ci abiterei se
potessi ma non ho i soldi del battello e nemmeno della caravella. Chiederei
aiuto ai banchieri milanesi ma quelli sono sempre così indaffarati a contare i
miliardi che poi non hanno tempo per più niente e per più nessuno, nemmeno se
fosse Dracula che ha deciso di tornare a casa.
Schopenhauer sostiene che la più bella
libertà è quella della solitudine ed effettivamente è quella che preferisco io.
Non sporca, non importuna nessuno, e talvolta ti fa essere davvero felice, ma
della felicità dell’eremita purtroppo.
Mio padre è andato a New York, a Chicago e a
San Francisco. Da uno zio ciabattino che però non gli diede lavoro. Così tornò
a casa a fare il benzinaio, lui e io. Mio zio americano di Chicago, famoso
autista della nettezza urbana della città, mi mandò a ogni Natale 100 dollari perché
una volta gli dissi, ero un bambino di 10 anni, che mi sarebbe piaciuto se egli
fosse rimasto per sempre a Acquaviva,il suo e il mio paese di buzzurri. Gli si
inumidirono gli occhi e mi disse: “Tu sine che mi vulissi bene”. Tornò invece
vecchio a Chicago dove aveva la famiglia e al paese non venne più.
La Libertà per gli antichi Romani, come la
Fortuna, era una dea e anche a lei costruirono un tempio là sul Gianicolo, un
tempio così sacro che tutti gli uomini pregano che non sia mai distrutto, perché
effettivamente tutti noi uomini abitiamo là dentro.
E anche se c’è chi scrive poesie e chi gioca
al pallone, tutti a questo mondo vogliono sorridere e mangiarci un piatto di
maccheroni nella cucina di nostra madre.
In America, in ogni strada, anche in quella
che attraversa il deserto, c’è sempre la pagliuzza d’oro della libertà.
La libertà effettivamente è d’oro, ma di
quell’oro speciale che appartiene al sole, che dà la vita e non si fa pagare un
centesimo, perché semplicemente manco sa che cosa sia un centesimo, né un
soldo, né un miliardo.
La squadra di calcio degli Stati Uniti viene
pure lei dal Far West. Corre sia prima che durante che dopo la fine della
partita. Perché in effetti la libertà è una partita che non può avere fine, perché
è il vero senso del tempo, semplicemente perché a ogni momento può essere l’ora
della felicità, a ogni momento può essere l’ora del bene.
W l’America, e W pure me. E soprattutto
sempre W la Libertà!
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
da "LA PALLA E' TONDA" racconti, ACQUAVIVA
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