FELLINI
GIRA
Alla via di Bari davanti al giardino dei
pini c’era Fellini che girava il seguito di AMARCORD, c’era un gran via vai di
attori e controfigure.
Si girava la scena della gita del liceo
classico. E là c’erano pure tutti i miei vecchi compagni di liceo. A un tratto
vedo Nicola Savino, che viene dall’extramurale con un altro amico, mi saluta a
malapena e non mi dà nemmeno la mano. Eppure al liceo ha copiato da me tutte le
versioni di latino e gli ho fatto pure molti compiti di italiano. Ora mi passa
davanti e sembra che il ciao gli pesi 4 quintali.
Ma vado avanti, tant’è, ne ho viste tante
nella vita.
E più avanti c’è Celentano che ha aperto una
bottega di pittore, e dipinge per strada.
“Ciao, Adriano”, gli dico. “Come va?”
“Dovevo aprirmi lo studio a Cassano ma ho
rimediato un localino qua, ti piace?” mi fa.
“Niente male”, gli dico.
Tra un po’ arriva Fellini con la troupe che
riprenderà le scene del pittore pazzo, naturalmente interpretato da Adriano
Celentano.
Dopo un po’ dipingendo lui attacca:
“Pregherò per te, che hai la morte nel
cuor”.
Tutta Acquaviva è veramente allegra perché
c’è Fellini che gira con il suo circo equestre, e si vede e si sente,
nonostante i soliti malumori della vita.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
da "FELLINI", Acquaviva 2014
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