mercoledì 23 luglio 2014
IL LOCALE DELLA POESIA
NON SO, FORSE E' COSI'
non si può scappare dal locale della poesia,
là cresce il nostro matto albero di libri,
dove noi ci aggrappiamo
con il nostro nulla,
la moltitudine dei nostri paesi volanti,
le sedie scassate che ci buttano addosso
mentre la folla non è mai venuta
nemmeno a darci un'occhiata.
ci son nemici i giornali
le televisioni,
la nostra cameretta così piena di follia
di chimere vuote
di sogni di Orfeo così passati di moda,
ricorda troppo quella assurda camera di vetro
dove da tempo l'anima della città
siede in congresso permanente
nella palude
nella deleteria sconfitta.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
on www.books.google.com
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